Gravina, porta a porta – Isole ecologiche, civismo, contenitori per deiezioni canine e telecamere cercansi…

Questa mattina mi sono svegliato prima del solito per il rumore della pioggia scrosciante. Come faccio da anni quando piove copiosamente, guardo dalla finestra della cucina il prospiciente cassonetto dell’immondizia di via Tripoli perché l’idea che si sciacqui da ogni angolo mi piace, ma, ancor di più, mi affascina osservare il fiume d’acqua piovana che lava la strada e la rientranza della sede stradale. È un abitudine che ho preso per colpa della tradeco, che non puliva mai strade e cassonetti, e che sto perdendo con la nuova ditta Raccolio, che al momento pare abbastanza attenta e presente con le motospazzatrici, sperando che non sia il solito “Frush d scoup’anoouv”. Sono ancora traumatizzato evidentemente, continuo ad affacciarmi al balcone come ho fatto stamane, ed ho notato che la piazzola che conteneva il bidone era vuota. Per un attimo mi sono rattristato perché ho perso un vicino di casa, il bidone. In verità non lo utilizzavo già dal 14 giugno ultimo scorso, visto che ho usufruito da subito e con successo del servizio porta a porta. Poco dopo sono uscito di casa e ho visto un sacchetto di plastica per terra vicino al compianto cassonetto e, il tempo di entrare e uscire dal bar per un caffè, ho osservato un signore, con a seguito ombrello, busta dell’immondizia e cane al guinzaglio, che essersi guardato attorno alla ricerca di occhi indiscreti, ha abbandonato il rifiuto e si è dileguato sotto la pioggerellina. Subito dopo sono partito per Bari e percorrendo la Tarantina ho scorto già qualche sacchetto nelle cunette. Qualche giorno fa sono stato con i bambini al parco giochi della zona PIP dove ho potuto verificare con i miei occhi le tante discariche a cielo aperto con materiale di tutti i tipi, amianto compreso, nei pressi dei cassonetti.

È chiaro che bisogna adottare contromisure urgenti per evitare che l’inciviltà deturpi il decoro urbano. Non tutti i cittadini sono pronti per la raccolta differenziata, non tutti hanno senso civico, non tutti hanno ricevuto i bidoncini, non tutti i condomìnii hanno spazi adeguati e altri ancora non ne sanno addirittura nulla nonostante il battage mediatico. Alla luce di queste considerazioni, ritengo che gli uffici comunali preposti debbano attivarsi immediatamente per installare telecamere nelle aree più nascoste per identificare onde punire i trasgressori, debba prevedere isole ecologiche in più punti della città per chi non ha lo spazio per tenere i contenitori in casa o ha difficoltà diverse, c’è gente che non ha balconi e garage, e debba sensibilizzare maggiormente la cittadinanza all’utilizzo del nuovo servizio di igiene urbana. Sempre da Palazzo di Città dovrebbero farsi carico di far installare al giro per la città contenitori per raccogliere le deiezioni canine, altrimenti i sacchetti con le feci dove verranno gettati? Non è pensabile che la gente se li riporti a casa e, pertanto, o si tornerà sempre più a lasciarle sui marciapiedi oppure si butteranno per terra dopo averle raccolte.
Approfitto per suggerirvi di raccogliere l’umido anche il venerdì sera, visto che se mangi il pesce diventa complicato tenertelo in casa tre giorni fino alla domenica sera. Se proprio non è possibile organizzare 4 passaggi a settimana, perché non rimodulare il calendario scegliendo ad esempio la domenica, il mercoledì e il venerdì?
Qui di seguito il nuovo contratto del servizio di igiene urbana, così da poter conoscere e pretendere i servizi che paghiamo:

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