Il Tar annulla le graduatorie della Regione Puglia per i fondi alle imprese agricole: bloccati decine di milioni di euro. La dotazione finanziaria di 1.616 milioni è stata impiegata solo al 31%, la regione Puglia è l'ultima in Italia per l'utilizzo dei fondi nazionali ed europei contro una media nazionale del 46%. Restano da spendere 1.111 milioni di euro. Un disastro per il mondo agricolo pugliese che, ancor di più in questa delicatissima fase economica, attende aiuti per ripartire e per risollevare le sorti delle proprie aziende. Sono state denunciate gravi e pesanti irregolarità nell'attribuzione dei punteggi utili ai fini dell'inserimento in graduatoria delle aziende agricole e ciò ha portato all'esclusione di ben 1340 domande su 2000. Emiliano, senza alcun ritegno, continua a trattenere per sè le deleghe dell'assessorato all'agricoltura e alla sanità, non valutando necessaria la nomina di nuovi assessori. Le imprese agricole, già in crisi pagano ora anche l'incapacità della regione Puglia, rimanendo senza le risorse fondamentali per la ripresa mentre Emiliano, passando da un salotto televisivo all'altro, non fa altro che pensare alla data delle prossime elezioni.
Il Tar annulla le graduatorie della Regione Puglia per i fondi alle imprese agricole: bloccati decine di milioni di euro. La dotazione finanziaria di 1.616 milioni è stata impiegata solo al 31%, la regione Puglia è l'ultima in Italia per l'utilizzo dei fondi nazionali ed europei contro una media nazionale del 46%. Restano da spendere 1.111 milioni di euro. Un disastro per il mondo agricolo pugliese che, ancor di più in questa delicatissima fase economica, attende aiuti per ripartire e per risollevare le sorti delle proprie aziende. Sono state denunciate gravi e pesanti irregolarità nell'attribuzione dei punteggi utili ai fini dell'inserimento in graduatoria delle aziende agricole e ciò ha portato all'esclusione di ben 1348 domande su 2000. Emiliano, senza alcun ritegno, continua a trattenere per sè le deleghe dell'assessorato all'agricoltura e alla sanità, non valutando necessaria la nomina di nuovi assessori. Le imprese agricole, già in crisi, pagano ora anche l'incapacità della regione Puglia, rimanendo senza le risorse fondamentali per la ripresa mentre Emiliano, passando da un salotto televisivo all'altro, non fa altro che pensare alla data delle prossime elezioni.

AGRICOLTURA, DISASTRO DELLA GIUNTA EMILIANO. IL TAR ANNULLA LE GRADUATORIE DELLA REGIONE PUGLIA PER I FONDI ALLE IMPRESE AGRICOLE: BLOCCATI DECINE DI MILIONI DI EURO

Le graduatorie della misura 41A del P.S.R. (Programma di Sviluppo Rurale) sono state ritenute nulle dal Tar di Bari: bloccati quasi 500 dei 1.616 milioni di investimenti destinati alle aziende agricole.

La dotazione finanziaria di 1.616 milioni (il contributo del fondo europeo per l’agricoltura è pari a 978 milioni) è stata impiegata solo al 31%, la regione Puglia è l’ultima in Italia per l’utilizzo dei fondi nazionali ed europei contro una media nazionale del 46%. Restano da spendere circa 1.111 milioni di euro.

Un disastro per il mondo agricolo pugliese che, ancor di più in questa delicatissima fase economica, attende aiuti per ripartire e per risollevare le sorti delle proprie aziende.

Centinaia di aziende agricole hanno effettuato investimenti ingentissimi per migliorare la loro competitività e ora si trovano a non poter far più conto sulle risorse del P.S.R. e già si preannunciano azioni collettive con richieste di risarcimento danni a carico della Regione.

La Regione, secondo le accuse, non ha effettuato correttamente il ricalcolo delle graduatorie della misura 41A del P.S.R. determinando, in tal modo, l’esclusione di ben 1348 domande su 2000.

Il criterio per l’attribuzione dei punteggi (utili ai fini della composizione della graduatoria) era inattendibile, ha dichiarato il giudice del Tar, in quanto si basava su dichiarazioni personali non sottoposte a verifica.

Nonostante il Tar abbia imposto alla Regione Puglia di sottoporre a nuova verifica tutte le domande presentate, la Regione, disattendendo l’ordine, ha effettuato il ricalcolo solo sulle domande già ammesse.

Già lo scorso dicembre, l’ex assessore alla politiche agricole Leo di Gioia, durante una seduta del consiglio regionale, aveva denunciato presunte e gravi irregolarità nella compilazione della graduatoria.

Accuse pesanti che sono state segnalate alla Procura di Bari tramite la trasmissione del verbale della seduta da parte del presidente Mario Loizzo.

Un disastro della giunta Emiliano che, senza alcun ritegno, continua a trattenere per sé le deleghe dell’assessorato alla sanità e all’agricoltura, non valutando necessaria la nomina di nuovi assessori.

Le imprese agricole, già fortemente in crisi, vivono una fase drammatica legata all’emergenza sanitaria e pagano ora anche l’incapacità della Regione Puglia, rimanendo senza le risorse fondamentali per la ripresa mentre Emiliano, passando da un salotto televisivo all’altro, non fa altro che pensare alla data delle prossime elezioni.

A poco valgono le rassicurazioni del capo dipartimento Nardone, la verità è che al recesso economico provocato dalla pandemia bisognerà aggiungere l’incapacità gestionale e amministrativa di chi ha tradito il mandato elettorale buttando fumo negli occhi ai pugliesi. 

 

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