CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, TIROCINI E FORMAZIONE: LE AUDIZIONI DELL’ASSESSORE LEO IN VI COMMISSIONE

L’aggiornamento della situazione inerente la cassa integrazione in deroga, argomento principale su cui si è discusso in VI Commissione svoltasi in modalità di collegamento da remoto in videoconferenza.

L’assessore Sebastiano Leo ha chiarito che senza alcun spirito polemico adesso tocca all’INPS erogare i pagamenti della Cigd, visto che la Regione Puglia ha terminato la valutazione delle domande pervenute da parte delle aziende.

In definitiva su 36.768 domande pervenute, la Regione ha istruito, valutato e inoltrato ad INPS 33.102 pratiche che corrispondono a 125 mila lavoratori che dovrebbero beneficiare dell’ammortizzatore sociale in deroga.

Sono quasi più di tre mila le domande cha sono rimaste da inoltrare, ma sono quelle da integrare o errate.

L’assessore Leo ha rassicurato la Commissione che la Puglia ha a disposizione 210 milioni di euro, risorse sufficienti per far fronte alle richieste attuali e andare oltre, se si pensa che per le oltre 36 mila domande sono stati impegnati 154 milioni di euro.

Facendo riferimento all’incontro tenutosi a livello nazionale a cui hanno partecipato una delegazione di governatori e i ministri agli affari regionali Francesco Boccia e al lavoro Nunzia Catalfo, l’assessore ha detto che è necessario e urgente semplificare le procedure della deroga, strumento per abbreviare i pagamenti, tant’è che si sta pensando di bypassare le Regioni e superare le procedure esistenti, per arrivare a un raccordo diretto tra lavoratori e Inps.

Alle richieste pervenute durante la seduta da parte dei consiglieri, in merito alla necessità di avere delle notizie più certe sulla situazione dei pagamenti da parte dell’INPS, l’assessore Leo non ha esitato ad interpellare il direttore regionale dell’INPS Giulio Blandamura che in diretta telefonica è intervenuto, spiegando che in tutto ad oggi sono pervenute più di 200 mila pratiche che comprendono richieste per ammortizzatori sociali tra Cigo, Cigs, Cigd e FIS. Di questi ad oggi, ha detto il direttore, sono stati erogati in tutto 59 mila pagamenti, ma solo di cassa in deroga sono precisamente 13.442 le prestazioni erogate rispetto ai 125 mila lavoratori aventi diritto.

Il direttore Blandamura ha detto anche che l’obiettivo che si sono posti come INPS è di raggiungere quota 40/45 mila pagamenti a settimana e cercare di completare entro un mese l’erogazione, alla luce della situazione attuale.


L’assessore Leo, alle sollecitazioni pervenute da parte dei commissari di essere più celeri nell’erogazione dei pagamenti, ha risposto che la Regione Puglia in sede di IX Commissione nella Conferenza Stato-Regioni, ha suggerito di adottare procedure molto più snelle da far adottare all’INPS e si spera che tali misure possano essere inserite nel decreto “Rilancio”.

L’assessore ha anche detto che i governatori, ribadendo di non avere responsabilità per i ritardi, si sono detti pronti al tavolo con il governo a vedere e dare l’ok nelle prossime ore, alle norme che il ministro Catalfo starebbe preparando per semplificare e accelerare il meccanismo. A tal proposito è intervenuto il presidente Santorsola, rilevando quanto sia opportuno e auspicabile che la procedura escludesse il passaggio oggi di competenza esclusivamente delle Regioni.

Relativamente al protocollo siglato tra Regione Puglia e Istituti bancari per l’anticipo della Cassa Integrazione in Deroga che spetta ai lavoratori, l’assessore ha riferito che dall’incontro tra organizzazioni sindacali, Anci Puglia e una rappresentanza degli istituti bancari presenti in Puglia, è emerso come siano ancora troppo pochi i pugliesi a cui è stata riconosciuta la Cassa in Deroga, che si sono recati presso le banche a chiederne l’anticipo in attesa che INPS elabori il pagamento.

Il Protocollo firmato a fine aprile con gli Istituti di Credito, proprio nella previsione di ritardi nel pagamento della Cassa, si pone l’obiettivo di attivare finanziamenti individuali da parte degli istituti bancari a spese zero per lavoratori dipendenti di aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, in attesa di percepire da parte dell’Inps le indennità di sostegno al reddito.

L’assessore ha rilevato quanto sia opportuno usufruire di questa possibilità che avviene tutta telematicamente. La Regione Puglia ha chiesto di aumentare il numero di anticipi e di semplificare la procedura di erogazione e gli Istituti bancari hanno garantito di semplificare le procedure per aiutare i cittadini pugliesi nell’erogazione degli anticipi.

Altro argomento oggetto di audizione ha riguardato le problematiche inerenti la ripresa del lavoro per i tirocinanti e stagisti le cui aziende hanno ripreso le attività ai sensi del DPCM del 27 aprile e le proposte a salvaguardia dei tirocinanti e stagisti di aziende ancora soggette a restrizioni o che hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali.

L’assessore Leo ha detto che in ragione della persistenza della situazione di emergenza sanitaria, tutti i tirocini extracurriculari svolti nell’ambito del territorio regionale pugliese sono stati sospesi.

Ma per ciò che attiene la formazione professionale, da parte della Regione è stato attivato subito un percorso atto a garantire la formazione a distanza mettendo a disposizione le somme necessarie pari a 20 milioni di euro.

Sarà adottato nelle prossime ore un provvedimento che riguarderà i corsisti della formazione professionale per OSS, con cui si darà la possibilità agli enti di formazione di far espletare gli esami anche a coloro che non hanno completato il monte ore.

Per i tirocini in particolare, si stanno aspettando le linee guida del Governo per poter dare avvio all’attività. Nel frattempo però l’Assessorato in collaborazione con il professore Lopalco sta lavorando per mettere a punto delle linee guida regionali che dovranno necessariamente ottemperare a quelle nazionali.

Questo il sunto dell’audizione, la realtà è assai più tragica e la racchiudo nel messaggio in calce che ho ricevuto poco fa:

“Sono incazzato nero stamattina, io per questo paese dopo quasi due mesi senza lavorare mi accreditano 394,00€ che desolazione e le bollette che comunque arrivano. Se questa e la politica di un paese quando ci rialzeremo? Lo stipendio è di quasi 1.300.00, litigi compresi, ho percepito se non ricordo male dall’azienda circa 450€ per i giorni lavorati passati subito alla rata del mutuo. Io sapevo che era più o meno 80% perché con l’azienda con cui lavoravo prima, ora chiusa, l’importo era quello”.

 

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