Bocciato dal Tar il ricorso presentato dall'impresa Prometeo che ha, invece, accolto le ragioni dell'azienda agricola di Giovanni De Vita. L'impresa Prometeo non ha ottenuto la compatibilità urbanistica per l'erigendo impianto di compostaggio rispetto al P.U.G. di Grumo Appula. L'impianto di stoccaggio, che avrebbe dovuto produrre fertilizzanti e compost, non è mai stato inaugurato: è un mega-capannone vuoto, definito l'astronave dei rifiuti, che avrebbe dovuto trasformare centinaia di tonnellate al giorno di scarti organici. Mario Conca ha sostenuto la battaglia del bellicoso comitato ambientalista locale presentando un esposto alla Procura della Repubblica e chiedendo di approfondire le criticità ambientali del progetto Prometeo il cui manufatto ricade in una zona di pregio naturalistico sottoposta a tutela comunitaria, in un'area contigua al Parco Nazionale dell'aAlta Murgia oltre che in una zona soggetta a numerosi altri vincoli ambientali previsti dal piano paesaggistico regionale. L'impianto si trova, inoltre, nei pressi di un deposito di esplosivi e anche vicino alla condotta principale dell'acquedotto che sarebbe potenzialmente esposta a rischio inquinamento.
Bocciato dal Tar il ricorso presentato dall'impresa Prometeo che ha, invece, accolto le ragioni dell'azienda agricola di Giovanni De Vita e del comitato cittadino "Econostro". L'impresa Prometeo non ha ottenuto la compatibilità urbanistica per l'erigendo impianto di compostaggio rispetto al P.U.G. di Grumo Appula. L'impianto di stoccaggio, che avrebbe dovuto produrre fertilizzanti e compost, non è mai stato inaugurato: è un mega-capannone vuoto, definito l'astronave dei rifiuti, che avrebbe dovuto trasformare centinaia di tonnellate al giorno di scarti organici. Mario Conca ha sostenuto la battaglia del bellicoso comitato ambientalista locale presentando un esposto alla Procura della Repubblica e chiedendo di approfondire le criticità ambientali del progetto Prometeo il cui manufatto ricade in una zona di pregio naturalistico sottoposta a tutela comunitaria, in un'area contigua al Parco Nazionale dell'aAlta Murgia oltre che in una zona soggetta a numerosi altri vincoli ambientali previsti dal piano paesaggistico regionale. L'impianto si trova, inoltre, nei pressi di un deposito di esplosivi e anche vicino alla condotta principale dell'acquedotto che sarebbe potenzialmente esposta a rischio inquinamento.

IMPIANTO COMPOSTAGGIO A GRUMO, CONCA: “C’E’ UN’ALTRA BOCCIATURA DAL TAR, A VUOTO IL RICORSO PRESENTATO DALLA PROMETEO”

 

Il Tar Puglia accogliendo il ricorso dell’azienda agricola di Giovanni De Vito, ha dichiarato inammissibile quello dell’impresa Prometeo che intendeva ottenere la compatibilità urbanistica per l’erigendo impianto di compostaggio rispetto al P.U.G. di Grumo Appula (piano urbanistico generale). 

Il Tar Puglia ha accolto le ragioni  dell’azienda agricola sostenendo che l’attività di molitura e di produzione delle olive non si può eseguire se in prossimità è presente un impianto di compostaggio dei rifiuti. 

L’area interessata, inoltre, ha ottenuto il riconoscimento comunitario e regionale per la Dop (Denominazione di origine protetta) della mandorla “Filippo Cea” di Toritto. La produzione della mandorla sarebbe minata dalla palesata creazione di questo grande sito di stoccaggio.

La vicenda, tuttavia, non è chiusa perchè  la Prometeo ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato.

“Lo stabilimento della Prometeo ha una struttura avveniristica e maestosa, tanto da essere definito l’astronave dei rifiuti altri lo chiamano più semplicemente ecomostro. Sulla statale 96 che collega Bari a Matera, nella zona di Grumo c’è uno dei più grandi impianti di compostaggio d’Europa: dovrebbe trasformare 483 tonnellate al giorno di scarti organici in fertilizzanti e compost. Mai inaugurato adesso è un mega-capannone vuoto della società Prometeo, società satellite di un’altra azienda che opera nel settore, la Tersan della famiglia Delle Foglie.” sostiene Titti Vicenti del Fatto Quotidiano.

Gli abitanti dei paesi limitrofi, che si sono riuniti in un combattivo comitato ambientalista, sono stati i primi a sollevare il problema e hanno da sempre contestato l’ubicazione dello stabilimento che è adiacente al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, un’area protetta oltre che ad un deposito di esplosivi, ad una linea ferroviaria e ad altri siti sottoposti a vincoli ambientali.

“L’unico politico sempre al fianco del comitato “Econostro” – dichiarano gli stessi attivisti – è stato il consigliere regionale Mario Conca che ci ha messo ha disposizione uffici, competenze e tempo prezioso. Era lui che ci chiamava mentre gli altri li dovevamo inseguire, anche invano. E abbiamo chiesto aiuto a tutti, davvero a tutti. Dal 2016 un’interà comunità si è battuta e quest’ultima vittoria è stata bella è insperata, non si tratta di una sentenza definitiva ma ci fa tirare un gran sospiro di sollievo dopo anni a far notte sulle carte e di questo ringraziamo i tecnici che hanno messo ordine in un vespaio burocratico incancrenito: ingegneri, architetti, biologi, geologi avvocati ed esperti di altre discipline che, evidentemente, non avevano di meglio da fare.”

Mario Conca ha sostenuto in ogni modo la battaglia del bellicoso comitato ambientalista.

Si è mosso sul versante giudiziario presentando un esposto alla Procura della Repubblica e chiedendo di approfondire le criticità ambientali del progetto Prometeo 2000 il cui manufatto, parzialmente realizzato, ricade in una zona di pregio naturalistico sottoposta a tutela comunitaria, in un’area contigua al Parco Nazionale dell’Alta Murgia oltre che in una zona soggetta a numerosi vincoli ambientali previsti dal piano paesaggistico regionale (fascia di rispetto ai boschi).

L’impianto, inoltre, è collocato nei pressi di una polveriera ed anche vicino alla condotta principale dell’acquedotto che sarebbe potenzialmente esposta al rischio di inquinamento.

Il sito poi si trova vicino a zone abitate, ad una distanza di 2 km dalla frazione di Mellitto e circa 6 km da quella di Quasano ma ancor più vicino ad attività produttive agro-silvo-pastorali, a masserie agrituristiche, a percorsi naturalistici ed enogatronomici.

Nessuno di questi aspetti paesaggistico-ambientali è stato adeguatamente valutato e considerato nel procedimento amministrativo benchè segnalato e dettagliato con varie e specifiche osservazioni e con formali comunicazioni ad opera delle associazioni che si stanno battendo contro tale scempio, uno su tutti il comitato “Econostro” di Toritto.

Ho presentato l’esposto proprio per sottolineare questa scarsa sensibilità ai temi ambientali e di sicurezza riconducibili alla pubblica utilità e in alcun modo derogabili, in quanto espressione di interessi pubblici sovraordinati a qualsiasi altro interesse, specie se privato.

Mario

 

LEGGI L’ESPOSTO DI MARIO CONCA DEL 25 FEBBRAIO 2016

 

GRUMO APPULA – PROMETEO 2000. HO PRESENTATO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA!

   

ARTICOLO GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10 MAGGIO  2020

 

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