Il presidente Emiliano è un grande, come edulcora lui la realtà non lo sa fare nessuno

Nel 2015 mi bloccò su Facebook, da allora non posso più commentare i suoi post ma posso leggerli e stamattina ho scorso la sua bacheca. Tra un post emozionale, un giocatore di calcio, due zampognari, un nastro tagliato per la seconda volta, una comparsata su passerelle altrui e una stretta di mano precaria, continua a farsi campagna elettorale a nostre spese pensando di celare gli irrisolti e gravissimi problemi che affliggono la Puglia. Ieri è stato all’oncologico a stringere le mani ai ricercatori che avranno cinque anni di contratto grazie al Miur e nel pomeriggio è andato a Brindisi a congratularsi con 66 dipendenti della Sanitaservice per la stabilizzazione, la normalità spacciata per eccezionalità. Pure lui sa che non è legittimo comportarsi cosi, ed è solo per questo che a determinati spot elettorali non dà evidenza mediatica, dovrebbe sapere che le cose si vengono a sapere comunque. Giorni addietro è andato a stringere la mano a 250 lavoratori di Aqp in un hotel, salvo poi dire che lui con l’acquedotto non c’entra nulla, chi paga queste convention? Quel milione posto in bilancio dal fido Di Cagno serve forse per la campagna elettorale? Tranquilli, pagheremo tutto noi con le tariffe che gradualmente e progressivamente aumentano. Ma è andato anche a fare gli auguri ai dipendenti dell’ospedale San Paolo, dopo averlo smembrato in più parti. Ha continuato pubblicando una carrellata di foto augurali provenienti da hospice, da strutture complesse casaranesi, da calzaturifici, da New York, da Mosca e da postazioni del 118, non sapevo avesse il dono dell’ubiquità. Un elenco destinato a crescere!! Fumo negli occhi che può annebbiare la vista di cittadini distratti o rassegnati, ma che non può convincere me che raccolgo il disagio e la disperazione di molta gente e operatori direttamente in trincea. Vorrei ricordargli che all’incirca 600 pugliesi all’anno muoiono per infezioni nosocomiali e lui cosa sta facendo per contenerle? Assolutamente nulla, non si è degnato neanche di approvare una mia mozione che langue dal 2017 o dirmi quanti milioni paghiamo per i danni e le morti correlate. Ovviamente le gare centralizzate, quelle del presunto risparmio del carrozzone Innovapuglia, sono bloccate e per la sterilizzazione degli ambienti sanitari si continua ad utilizzare il poco efficace acido paracetico, meglio se confezionato in costosisisme e anacronistiche bustine da 10 grammi che produce una sola azienda barese, che l’omino bianco ha bandito nel 2009 perché pericoloso per la salute pubblica. Mentre si fa immortalare con il personale stabilizzato o prorogato da leggi dello Stato, maltratta i chirurghi dell’ospedale di Terlizzi che dopo tre anni di prigionia forzata e danni professionali, dopo essersi visti negare i nulla osta dalla Asl Bari per la mobilità bandita e rimasta inevasa dall’oncologico in barba delle liste d’attesa che alimentano la mobilità passiva, da oggi continueranno ad essere demansionati per far finta di tenere aperto un pronto soccorso senza reparti a Terlizzi, perché chiuderlo durante la campagna elettorale pare brutto, e mantenere in vita l’inadeguata sanità del nord barese, la più disastrata dell’intera provincia. Il presidente/assessore sa che l’unico reperto di malattie infettive della Asl Bari dal Fallacara di Triggiano verrà accorpato a quello del Policlinico perché non si trova posto al Di Venere o al San Paolo? Sa che la terza Asl d’Italia, e la più grande di Puglia, la stanno smantellando? Sa che durante il suo regno ha perso il delicatissimo dipartimento di riabilitazione, la chirurgia toracica, l’anatomia patologica, la chirurgia pediatrica e tanto altro ancora è in divenire? La cosa più assurda che ho scoperto è quella di un facente funzione che mentre era in 104 ‘sorteggia’ la commissione che l’ha fatto arrivare primo al concorso. Abuso d’ufficio e peculato? 
Mentre Michelone gira in bus nel Policlinico, perché qualche volta non si ferma nella direzione strategica e non si va a rendere conto del clientelismo apicale che prescinde dal merito e di cui l’ho più volte reso edotto? Mentre sta regalando venti milioni di euro con la gara del Lavanolo noncurante dell’inequivocabile parere dell’Anticorruzione, non trova i soldi per gli ex aequo degli assegni di cura e non finanzia a sufficienza il progetto di vita indipendente, Provi. Mentre riunisce in consiglio regionale i 200 componenti del Nirs (Nucleo ispettivo regionale sanitario) per annunciare i numeri risibili, non fa nulla per farlo funzionare davvero, visto che retribuirli con 25 centesimi a chilometro farebbe sorridere il più fesso degli 007. Campagna elettorale e vessillo da ostentare ai quattro venti? Per non parlare di dipendenti delle Asl che dovrebbero controllare loro stessi, ma non era un servizio per personale in quiescenza? È chiaro che non lo si vuole far funzionare come si deve, non ci sono altre spiegazioni, altrimenti il bar fantasma grumese non sarebbe balzato agli onori della cronaca. Vogliamo parlare del servizio di emergenza urgenza ancora nelle mani di Onlus a scopo di lucro che lucrano sulla pelle di lavoratori a nero mascherati da volontari? Che fine ha fatto l’Areu? Per prendere tempo ora va parlando di Sanitaservice, peccato che io le abolirei d’ufficio perché tutti i lavoratori dovrebbero avere pari dignità. Vogliamo parlare dei furbetti che stanno attenti al cartellino? Che sta facendo per controllare quello che succede nei reparti una volta badgiato? Sa che la libera professione è totalmente illegale in Puglia perché mancano ambienti dedicati e separati? Sa che numerosi operatori lucrano con l’alpi, e peggio ancora l’alpa? Sa che molti primari stanno in extramoenia contro ogni logica? Si, sono cose che conosce, solo che quando gli ho parlato delle m alefatte di un primario ha querelato me, incredibile ma vero. Vogliamo parlare della gara unica della ristorazione da 320 milioni che è caduta nel dimenticatoio per buona pace delle decennali proroghe? Forse c’era bisogno di far calmare le acque? Intanto i nostri pazienti mangiano malissimo e buttiamo il 70% dei pasti in spregio della legge sulle eccedenze alimentari. Sull’edilizia sanitaria ci vorrebbe una serie TV, ma spero che la corte dei conti si dia davvero da fare, la storia delle piscine che non hanno mai visto l’acqua è solo una ciliegina sulla torta degli sprechi.
Mi fermo qui, scusandomi per la lungaggine ma consapevole che questi fatti sono solo la punta di un Iceberg…
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