Il COVID-19 non si combatte con post e collegamenti Skype!

E niente, qualche amico mi dice che non è il momento di stare a fare polemiche perché la gente non le sopporta in questo periodo buio e dal futuro incerto. Ma quali polemiche? Quale agone politico? Quale campagna elettorale? Io sono una persona vera e non posso che raccontare una realtà senza filtri che proviene da una trincea senza voce e allo stremo. Non amo frasi e atteggiamenti di circostanza, quelle le lascio agli ipocriti, ai farisei, né voglio stare simpatico a tutti rinunciando alla mia onestà intellettuale.

Quelli che racconto sono solo fatti oggettivi e nel merito delle questioni, una piccola parte in verità, che da stamattina sto cercando di risolvere mentre il nostro Presidente e Assessore alla Sanità salta di palinsesto in palinsesto a farsi pubblicità. I presidenti delle altre regioni sono sul pezzo per affrontare l’evolversi della situazione, e mi riferisco a Zaia, Fontana, Cirio, Rossi, Bonaccini che non vanno nelle trasmissioni televisive via Skype a dare colpe ad altri o a gongolarsi. Manco l’istrionico Deluca ci va con tale costanza. Emiliano, invece, utilizza pure il suo entourage per annunciare a mezzo broadcast le sue comparsate on air come da screenshot allegato. Prima, con fare spavaldo, voleva esportare il modello Covid19 Puglia ovunque, ora, con tono dimesso, va in cerca di colpevoli. Prima si vantava di accogliere pazienti dalla Lombardia ora li accusa di fottergli i reagenti. Prima diceva che i tamponi a tappeto non servivano, poi che ne potevano fare solo 2000, poi 900 e poi optiamo per uno screening epidemiologico e non diagnostico che non tranquillizza gli operatori sanitari e non serve a contenere il contagio. Qui sta andando tutto in malora e lui continua a spettacolarizzare e raccontare bugie anziché lavorare. Ma è mai possibile??
La cosa triste è che per molti sta operando bene, anzi, è il Salvatore della Puglia. Un Glande direbbero in Cina.

Cosi succede che passo le giornate tra un messaggio e una telefonata disperata d’aiuto. Per carità, lo faccio con piacere, ma non avendo nessun ruolo e autorità per disporre, acquistare e redarguire, cerco di tampinare virtualmente chi è preposto, sempre che mi risponda e non mi abbia bloccato per volontà del governatore. Chi necessita di pannoloni e cateteri per disabilità gravissima che il distretto, o la farmacia territoriale, non riesce ad evadere perché sono rimasti in pochi perché molti dipendenti sono in malattia, in 104, 105, 106, etc..Chi è ricoverato in Asclepios perché positiva ma non ha acqua per assumere pillole per la sua cardiopatia e non sa a chi santo votarsi o deve bere acqua del rubinetto. Ci sono venti vigili che stanno da 96 ore in casa in attesa del referto del tampone, e nel frattempo tengono chiuso il comando di Altamura; un tampone che si è perso tra Foggia, Bari e il dipartimento di prevenzione, non si sa dov’è finito. C’è chi chiede se pagheranno il red di febbraio perché deve fare la spesa e non sta lavorando, chi ha la mamma morta e stipata in una cella dell’obitorio del cimitero in attesa che un PM disponga autopsia o tampone, chi vuole giustizia per un padre morto senza sapere di cosa e lontano dall’affetto dei suoi cari, chi ha figli che lavorano in banca senza dpi e senza le distanze di sicurezza, chi non riesce ad avere giorni di malattia per colpa dei furbi, chi da Foggia mi chiede dove acquistare tute idonee per prevenire il contagio biologico, chi da Lecce mi comunica, per l’ennesima volta, che gli operatori del 118 non hanno ancora percepito lo stipendio di febbraio, chi deve fare l’esame finale di OSS perché cosi può cercare un lavoro e dare una mano al sistema sociosanitario, siamo in dirittura d’arrivo, e siamo solo allora di pranzo.

Forse è il caso di interpellare l’assessore vanesio ed autoreferenziale che se ne va facendo la prima donna per le tv nazionali in cerca di colpevoli per nascondere le sue gravi colpe locali?

Che Dio ce la mandi buona e, soprattutto, asintomatica!

Mario

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