CONCA: “SCREENING SIEROLOGICI ERGA OMNES”

La storia dei tamponi al personale sanitario del Policlinico, annunciati e subito dopo revocati a botta di circolari, la dice lunga sulla disorganizzazione e sulla mancanza di un vero timoniere in questa regione.

La procedura correttamente andava proposta alla Regione, ma è chiaro che senza un vero Assessore alla Sanità e un’Agenzia regionale in altre faccende affaccendata e che ha distrutto il rischio clinico, non poteva che essere così.

Solo dopo, verificata l’applicabilità e adottata come disposizione regionale erga omnes, si doveva partire a tamburo battente.

Così com’era stata proposta, invece, creava trattamenti differenziati tra operatori sanitari del policlinico e operatori delle altre Asl, IRCCS ed RSA. In sintesi, in carenza assoluta dei tamponi e di ritardi inaccettabili di referti per quei pochi eseguibili, il Policlinico ha creato un caos bestiale, tipico di quanti affetti da sindrome di primi della classe.

A mio parere se ne esce con una revoca definitiva e con la adozione da parte della Regione di uno screening a tappeto sierologico (non i test rapidi su goccia di sangue) sufficientemente affidabile per tutte le aziende sanitarie.
Tutti uguali in Puglia, senza privilegi. Si sta sulla stessa barca, nonostante carenze notevoli nell’equipaggio e la navigazione a vista dei generali.
Il test sierologico ha una affidabilità maggiore rispetto al test rapido, che è inutile e, evidentemente, uno spreco di denaro.
Il test sierologico si fa su IgM, IgA e igG. Seguono andamento contagio e hanno elevata affidabilità.
Mi è stato riferito che al Di Venere si stanno attrezzando in tal senso e tra qualche giorno potrebbero essere operativi, sempre che arrivino i reagenti e non si diano colpe alla protezione civile.
A detta degli esperti, i casi IgA positivi non hanno bisogno di tampone, quelli con IgM sono positivi, i negativi li sottoponi a tampone orofaringeo.
In questa maniera si possono risparmiare tamponi, visto che ce ne sono pochi e ne fanno ancora meno, e ci si può fare un’idea precisa della platea dei contagi avvenuti, o attivi, e quelli in fase di negatività immunitaria al contagio e quindi da sottoporre a tampone.
Ovviamente fare tamponi a tutti sarebbe il massimo, ma abbiamo capito che non ci sono i mezzi e neanche la volontà di ottimizzare l’esistente.
Lopalco docet.
E poi si dovrebbe far entrare in gioco l’IRCCS di Castellana Grotte che mi dicono dovrebbe avere due estrattori di Rna virale ad alta velocità (potrebbe fare 400 tamponi ogni 4 ore e 3200 ogni 24 ore), che per ora è in quarantena mentale, salvo fungere da clinica privata per chirurghi vincenti in trasferta quando ne hanno voglia.
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