Attività extramoenia. Conca: “Primari che lavorano negli ospedali pugliesi sono tenuti a firmare la clausola di esclusività”

“I primari che lavorano negli ospedali pugliesi non possono esercitare la professione in extramoenia. A stabilirlo è il regolamento regionale 24 del 2013”. Lo dichiara il consigliere Mario Conca che ha inviato una richiesta di accesso agli atti all’assessore alla Sanità Emiliano, ai direttori Generali delle Asl pugliesi, dell’Ospedale Riuniti di Foggia e del Policlinico di Bari e al Direttore del Dipartimento Politiche della Salute per richiedere il rilascio della copia dei contratti stipulati dai titolari di incarichi di struttura semplice e complessa negli ultimi dieci anni e di eventuali richieste (illegittime) avanzate dagli stessi di autorizzazione all’esercizio della professione in extramoenia.

 

Il Regolamento stabilisce espressamente che “L’opzione per il rapporto di lavoro esclusivo non è modificabile per tutta la durata di svolgimento dell’incarico, con specifica sottoscrizione della relativa clausola”  e che “lo svolgimento di attività extramuraria, oltre che illegittimo, preclude la percezione per il personale ospedaliero della “indennità di esclusiva”, della retribuzione di risultato, della retribuzione di posizione in misura piena e della retribuzione da risorse aggiuntive regionali”.

 

Le ASL dovrebbero vigilare sul rispetto del contrattocontinua Concaper questo mi preme verificare che tutti i titolari di incarico di direzione di struttura semplice e complessa abbiano firmato la clausola di esclusività, al fine di evitare danni erariali e ulteriori esborsi a carico degli assistiti. Purtroppo, invece, mi segnalano diversi casi in tutta la Puglia di primari che svolgerebbero attività in extramoenia, sottraendo pazienti al pubblico con studi privati in diretta concorrenza. Il tutto ovviamente nell’indifferenza dell’assessore alla Salute, che pur di non inimicarsi i medici fa finta che tutto vada bene in barba al contenimento delle liste d’attesa”.

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