Risanamento del torrente Jesce: “A gennaio 2020 la gara d’appalto per i lavori”

Ultimi passaggi amministrativi per l’intervento di risanamento e sistemazione idraulica del Torrente Jesce, che attraversa per diversi chilometri i territori di Altamura e Matera.
Dopo l’avvio del procedimento finalizzato all’esproprio delle aree interessate dalle opere, circa un mese fa è stata adottata la deliberazione con la quale il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica “Terre d’Apulia”, Alfredo Borzillo, ha dichiarato la pubblica utilità, urgenza e indifferibilità delle opere. Si tratta di un provvedimento indispensabile per poter disporre materialmente delle aree private interessate dai lavori, anche attraverso la loro occupazione d’urgenza.

Inoltre, è stata conclusa la procedura di verifica del progetto esecutivo (la cui redazione era stata affidata nell’aprile scorso) e tra pochi giorni si procederà alla sua validazione. Chiusa questa fase, l’obiettivo è pubblicare per metà gennaio 2020 il bando di gara per l’affidamento dei lavori, che cosi potrebbero partire nel mese di giugno prossimo.
Prima dell’avvio dei lavori, sarà comunque necessaria l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Altamura, della deliberazione di presa d’atto del progetto esecutivo a fini urbanistici ed espropriativi delle aree interessate, provvedimento che ci auguriamo possa avvenire in tempi rapidi.
Dunque, siamo alle tappe finali di questa lunga e complessa procedura che porterà alla realizzazione dei necessari e molto attesi interventi di sistemazione del canale, grazie ai quali saranno risolti i problemi legati alla stagnazione delle acque e agli straripamenti, che negli ultimi anni, più volte (specie dopo copiose precipitazioni), hanno causato danni e disagi in particolare ai proprietari residenti delle campagne di Carpentino-Barone e Murgia Catena, nel territorio di Altamura.
Per questo importante progetto la Regione ha stanziato (a fine 2016) cospicue risorse pari a 8.800.000 euro (a valere sul POR Puglia 2014-2020). Dopo numerosi incontri, riunioni, pareri e una positiva interlocuzione tra tutte le amministrazioni coinvolte, comitati di titolari di aziende e terreni delle zone interessate, associazioni ambientaliste, che ha portato il Consorzio di Bonifica a ridimensionare il progetto originario, limitandone l’impatto ambientale anche al fine di non pregiudicare un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico e paesaggistico, si è giunti nel luglio 2018 al provvedimento che ha dato il via libera sotto il profilo della valutazione di impatto ambientale.
Ad esito della rimodulazione del progetto, l’impegno finanziario complessivo per quest’opera è pari a 7,7 milioni di euro, di cui poco meno di 5 milioni saranno posti a base della gara per l’affidamento dei lavori, mentre la residua parte è destinata a far fronte a indennità d’esproprio, oneri di sicurezza, progettazione, imposte, ecc.
Come già ripetuto, le procedure amministrative finalizzate a realizzare opere pubbliche, soprattutto di questa portata, sebbene possano apparire farraginose e risultare insopportabilmente lunghe, sono in realtà passaggi per legge ineludibili, specie in un quadro normativo particolarmente complesso e stringente sia sotto il profilo della valutazione degli impatti ambientali, sia con riferimento alle esigenze di tutela della trasparenza, della concorrenza, della salvaguardia dei conti pubblici e del buon andamento amministrativo.
Proprio nell’ambito di questo complicato iter che ha interessato la sistemazione del Torrente Jesce è stato possibile individuare soluzioni progettuali migliori, meno invasive rispetto a quelle inizialmente prospettate e anche dai costi di gran lunga inferiori, a dimostrazione di quanto un procedimento approfondito, nel merito, non rappresenti affatto “una perdita di tempo”, ma l’unico modo per raggiungere risultati apprezzabili.

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