Liste d’attesa…ennesimo incontro inutile!

Liste d’attesa. M5S: “Emiliano prende ancora tempo per decidere sulla proposta di legge e a pagare sono come sempre i pugliesi”

 

“Auspicavamo che durante l’incontro di oggi Emiliano prendesse una posizione sulla proposta legge per l’abbattimento delle liste d’attesa, ma il Presidente ha ancora una volta deciso di non decidere e di prendere ulteriore tempo per capire se sia più opportuno scontentare i medici oppure il consigliere Amati primo firmatario di una proposta di legge che ricalca il nostro emendamento alla legge di bilancio di previsione 2018 che ci avevano bocciato. Le conseguenze di tutto ciò ricadono esclusivamente sui cittadini che sono costretti ad attendere mesi (o anche addirittura anni) per una visita, a meno di rivolgersi all’attività libero professionale e al privato convenzionato con un conseguente ingente esborso economico”. Questa la dichiarazione dei consiglieri regionali del M5S Marco Galante, Mario Conca e Grazia Di Bari a margine dell’incontro che si è tenuto questa mattina in Presidenza con l’Ordine dei Medici per discutere della proposta di legge.

Durante l’incontro incalzano i consiglieri pentastellatii medici hanno ribadito quanto già detto più volte nel corso delle audizioni in Commissione, durante le quali il Presidente Emiliano non è mai stato presente e oggi ci troviamo ancora in una situazione di completo stallo. Il blocco dell’intramoenia fu previsto dalla legge 502 del 1992, è stato ripreso in altre leggi tra cui la 120 del 2007, è contenuto nel vecchio piano di governo delle liste d’attesa e nel regolamento 2 del 2016, perché temporeggiare oltremodo? L’unica che finora ha agito concretamente proseguono Galante, Conca e Di Bariè  stato il Ministro della Salute Giulia Grillo, con il nuovo Piano Nazionale sulle liste d’attesa che mancava da ben 10 anni. Nel piano sono previste misure che chiediamo anche nei nostri emendamenti alla proposta di legge regionale, che ci auguriamo prima o poi arrivi in Consiglio. Tra queste la centralizzazione del CUP per la prenotazione delle visite, per rendere trasparenti le agende delle prenotazioni e, la conferma del blocco dell’ALPI (cosiddetta Intramoenia) quando c’è disallineamento tra l’attività libero professionale del medico e quella istituzionale.

 

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