Covid19 – Unità mobili e Hotel per operatori sanitari!

SPERIMENTAZIONE #UNITÀ MOBILI PER CURARE I PAZIENTI A #CASA, PROVIAMO A COMBATTERE IL VIRUS IN ANTICIPO. AFFITTARE #HOTEL PER OPERATORI SANITARI E QUARANTENE NON DOMICILIABILI PER CONTENERE IL CONTAGIO.

? Vista l’esperienza negativa lombarda, stigmatizzata dagli stessi medici bergamaschi che hanno ritenuto sbagliata la scelta iniziale di curare tutti in ospedale, perché di lì sono partiti i focolai che hanno contagiato molti operatori sanitari e pazienti, non si potrebbe sperimentare ciò che stanno facendo a Medicina, in Emilia Romagna, per curare i pazienti direttamente a casa? Unità mobili per curare a casa i pazienti positivi al Covid19, per evitare che peggiorino e che arrivino in ospedale in condizioni ormai critiche, spesso non più recuperabili. Ovviamente andranno fatti i tamponi, i test per ricerca di anticorpi non sono affidabili finché non si saprà di più sull’andamento della malattia. L’unico test serio è quello in biologia molecolare con i tamponi. Questo non lo affermo io, ma lo condividono i microbiologi molecolari e gli stessi referenti regionali Covid19.

Una terapia farmacologica precoce con un’azione antivirale che eviti la progressione della malattia, somministrata a domicilio dagli operatori sanitari, per provare a giocare d’anticipo sulla possibile azione del virus. Se si rivelerà efficace, la si potrà estendere a tutto il territorio regionale.

Tenete conto che è fatto noto a tutti che il luogo dove è più facile contrarre il virus è proprio l’ospedale, anche in Puglia, purtroppo, per la promiscuità che è stata preferita alle strutture dedicate e esclusive. Si potrebbe partire da #Bitritto o da #Carovigno, ad esempio, dove mi pare che sia più alta la percentuale di positivi, o da qualsiasi altro centro a voi meglio noto, visto che non mi pare esista un dettaglio città per città. Questa scelta potrebbe aiutarci concretamente nel ridurre al minimo l’ospedalizzazione, centellinare i posti in terapia intensiva e in ventilazione non invasiva. Piuttosto che centralizzare i pazienti, muoviamo le risorse umane sul territorio e dentro le abitazioni dei pugliesi.

? Considerata la situazione degli ospedali e la difficoltà per molte famiglie di rispettare quarantene domiciliari corrette perché residenti in alloggi piccoli, non sarebbe opportuno prendere in affitto interi hotel o mini appartamenti? Il timore di molti operatori sanitari è quello di contagiare le loro famiglie al ritorno al proprio domicilio, tra un turno e l’altro. Bisogna preservarli e venirgli incontro, altrimenti si rischia l’ammutinamento com’è successo questa notte in molte postazioni del 118 che hanno rifiutato di intervenire su sospetti positivi perchè sprovvisti di calzari. Questa iniziativa è già stata attuata in altre Regioni del #nord, possiamo farlo anche in #Puglia, considerato che le strutture ricettive sono quasi tutte vuote? Cosa stiamo aspettando per attuarla?

Dobbiamo isolare le persone a forte rischio contagio assicurando loro vitto e alloggio, non perdiamo altro tempo, soprattutto in una regione come la nostra dove i tamponi sono stati pochissimi e i positivi asintomatici, non diagnosticati, tantissimi.

Seguiamo i buoni esempi, sono due buone proposte che Emiliano dovrebbe fare sue. È il momento di insistere e fare davvero tutto il possibile per fermare la pandemia che, ove perdurasse oltremodo, produrrà disastri economici enormi e a rilascio prolungato.

Mario

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