Mario Conca chiede, dopo la diffusione di un focolaio di Coronavirus nell'azienda Siciliani di Palo del Colle, chiede che si possano effettuare tamponi preventivi prima della riapertura delle aziende il 4 maggio. Il consigliere si fa portavoce di diverse richieste che gli sono pervenute in tal senso da dipendenti di vari stabilimenti che sono preoccupati di contagiarsi e di contagiare le loro famiglie. Ad essere preoccupati sono anche gli imprenditore, non solo per il rischio di contagio ma anche per le denunce penali che potrebbero essere inoltrate a loro carico. Un operaio di un'azienda di Bari esprime a Mario Conca le proprie perplessità e chiede consiglio sul da farsi.
Mario Conca chiede, dopo la diffusione di un focolaio di Coronavirus nell'azienda Siciliani di Palo del Colle, che si possano effettuare tamponi preventivi prima della riapertura delle aziende il 4 maggio. Il consigliere si fa portavoce di diverse richieste che gli sono pervenute in tal senso da dipendenti di vari stabilimenti che sono preoccupati di contagiarsi e di contagiare le loro famiglie. Ad essere preoccupati sono anche gli imprenditori, non solo per il rischio di contagio ma anche per le denunce penali che potrebbero essere inoltrate a loro carico. Un operaio di un'azienda di Bari esprime a Mario Conca le proprie perplessità e chiede consiglio sul da farsi.

MARIO CONCA SCRIVE AD EMILIANO: “TAMPONI PREVENTIVI PRIMA DELLA RIAPERTURA DELLE AZIENDE. SICILIANI DOCET?”

Buongiorno Presidente,

considerato che a partire dal 4 maggio ci sarà un graduale ritorno alla normalità che porterà alla riapertura progressiva di tante attività lavorative, ritengo doveroso attivarsi in maniera preventiva per evitare focolai come quello verificatosi nello stabilimento Siciliani che ad oggi conta già 66 dipendenti Covid positivi.

A questi si dovranno aggiungere, molto probabilmente, numerosi familiari e loro contatti non ancora tamponati e quarantenati. Insomma, una vera bomba epidemiologica di cui le avevo già scritto e su cui bisognerà fare chiarezza.

Come potrà leggere dal messaggio che le riporto in calce, uno dei diversi che ho ricevuto, lavoratori e imprenditori sono seriamente preoccupati di contagiarsi, di contagiare le loro famiglie, di alimentare le catene di contagio e di rischiare denunce penali.

Come saprà, nelle aziende private, ai sensi del D.Lgs 81, è dovere del datore di lavoro tutelare la salute dei propri dipendenti nell’ambito della sorveglianza sanitaria secondo protocolli predisposti dal medico competente e sotto la sua responsabilità.

Ovviamente l’interesse del sistema sanitario regionale è enorme, perché, meno tamponi faremo, più contagiati avremo, più gente sintomatica dovremo curare, più risorse spenderemo e più morti conteremo.

“Signor Mario Conca  buongiorno. Mi chiamo Mimmo e lavoro in una azienda di Bari. Il giorno 4 maggio rientriamo a lavoro, siamo più di 20 operai e il nostro datore di lavoro non sa come fare il tampone a tutti noi dipendenti. Sarebbe così gentile da  consigliarci come fare? anche se si paga non ci sono problemi. Grazie in anticipo”.

La domanda che le pongo, al fine di poter dare le giuste informazioni a chi mi sollecita, è se è possibile prenotare controlli mirati nelle singole imprese prima dell’apertura delle stesse, anche a loro spese.

Infatti, basterebbe un solo dipendente positivo asintomatico per mettere in quarantena l’intera azienda con gravi e ulteriori ripercussioni economiche e sociali.

Resto in attesa di riscontro e con l’occasione porgo cordiali saluti.

Mario Conca

 

La nota di Mario Conca è stata inviata anche al Consiglio Regionale.

Leggi qui. (gtag. js)

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