SOVRANITÀ POPOLARE E REPUBBLICA PARLAMENTARE, ESISTONO DAVVERO?

Si, sulla carta è certamente così, nella realtà il popolo non decide un bel nulla, purtroppo. Decidono oligarchie partitiche asservite alla tecnocrazia europea e ai cosiddetti poteri forti che, con listini rigorosamente bloccati e filtrati, fanno eleggere i loro soldati più fedeli. Ciò è tanto vero che la maggior parte dei cittadini non conosce il nome e cognome degli eletti dei loro collegi perché, come tanti ignoranti, ci hanno fatto mettere una X su un simbolo. Tanti simboli che ti lasciano credere di stare a scegliere, ma in realtà portano tutti dalla stessa parte. Il marketing politico, i talk, i giornaloni, le élite di intellettuali, gli influencer e i social, che tolgono la voce quando vogliono, in maniera subliminale e subdola, inducono le masse a scegliere facce uno stesso prisma. Lo so che per Costituzione le alchimie politiche e i ciambotti sono consentiti, ma doveva essere l’eccezione e non la regola. Chi ha votato il movimento per escludere il PD se l’è ritrovato al governo. Chi aveva votato il centro sinistra si è ritrovato la Lega al governo. Chi ha votato il Blog delle Stelle perché era antisistema se l’è ritrovato establishment. Quindi abbiamo 945 parlamentari, 600 dalla prossima legislatura, che sono stati eletti da segretari di partito con logiche prettamente immeritocratiche. A chi dovranno rispondere questi deputati e senatori? Ai cittadini che neanche li conoscono o a chi li ha portati ed ha il potere di escluderli al prossimo giro? Naturalmente il gruppo misto è una riserva indiana dove ieri si andavano a cercare gli scillipoti e i voltagabbana per maggioranze riprovevoli, oggi vanno a catturare i responsabili e i costruttori perché l’informazione di regime, cambiando narrazione, ha convinto gli italiani che è un momento differente. Ovviamente la merce di scambio è lo scranno blindato nel proporzionale, ma ufficialmente è solo per amore della nazione.

Se ci fosse stata la preferenza, un premio di maggioranza alla coalizione e magari un ballottaggio, come nei comuni e nelle regioni, almeno ci sarebbe stata una maggirore stabilità politica. E a chi dice che con le preferenze si agevolerebbero i mafiosi, io rispondo che invece le si aiutano senza preferenze perché comprano direttamente il seggio o il segretario di partito.

Tutti questi parlamentari, che noi italiani non abbiamo scelto per le ragioni sopra, eleggono il Presidente della Repubblica che per Costituzione da mandato al Presidente del Consiglio che, manco a dirlo, viene indicato dai partiti. Il presidente del consiglio, anch’esso non votato dai cittadini e spesso neanche eletto in parlamento con listino bloccato, nomina i ministri che i segretari di partito gli suggeriscono. Ricevuto l’incarico, quest’ultimo, va davanti ai 945 parlamentari, di cui i cittadini ignorano i cognomi, a chiedere la fiducia per far partire l’azione amministrativa.

Cosa sceglie il popolo esattamente?

Se a ciò aggiungiamo il fatto che con DPCM, Decreti Legge e questioni di fiducia, il governo esautora costantemente i passaggi parlamentari. Senato e Camera per Costituzione dovrebbero assolvere un ruolo di garanzia per scongiurare eventuali derive, ma con la minaccia della crisi e del ritorno alle urne, sono imbrigliati e imbavagliati. A questo punto io direi che viviamo in una dittatura istituzionale che rappresenta tutto e tutti tranne che il popolo.

Con buona pace della Costituzione, della Repubblica Parlamentare e della sovranità popolare…Mario

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