COSTA RIPAGNOLA, CONCA: “CON QUESTA LEGGE LA REGIONE AUTORIZZA UNO SCEMPIO EDILIZIO SENZA PRECEDENTI”

 “Con l’istituzione del Parco di Costa Ripagnola sembra essere stato approvato un piano regolatore più che una legge di tutela di un patrimonio naturalistico”. Mario Conca, candidato presidente della Regione Puglia per la lista Cittadini Pugliesi, interviene sulla legge istitutiva del Parco Regionale Naturale di Costa Ripagnola e del Mar Piccolo approvata nello scorso luglio ma non ancora promulgata sul BURP, il bollettino ufficiale della regione Puglia.

“Un ritardo inspiegabile se si considera il fatto che gli Uffici sono in possesso del rapporto stenografico del consiglio e della video registrazione dell’intera Seduta del 28 luglio, elementi utili alla pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale”, spiega Conca.  

Dalla data dell’approvazione della legge istitutiva del parco, però, i gruppi ambientalisti sono sul piede di guerra per una legge che autorizza alla cementificazione e all’abbattimento di antichi trulletti e l’autorizzazione a costruire nuove strutture. E per questo il 27 agosto 2020 hanno fondato il comitato ‘I gabbiani del Parco di Costa Ripagnola: un volo libero in difesa dell’ambiente snaturato dalla legge sul cemento’ che in questi giorni ha inviato un esposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per denunciare la situazione: “Personalmente – afferma Conca – sono e sarò sempre al fianco di quegli ambientalisti che intendono continuare a combattere affinché la legge approvata venga modificata e non consenta la distruzione, tramite una lottizzazione selvaggia, di uno dei più bei tratti di costa pugliesi”.

La legge approvata consente internamente al parco, quindi in una zona che dovrebbe essere tutelata, la demolizione dei trulletti presenti, la concessione di nuovi permessi a costruire, la ristrutturazione e l’ampliamento degli edifici esistenti e la realizzazione di strutture amovibili. Questo nonostante l’analisi del direttore del dipartimento ambiente della regione Puglia, l’ing. Barbara Valenzano, che aveva individuato la zona come degna della più alta tutela.

“Grazie agli emendamenti presentati in V^ commissione, e durante un insolito Consiglio, – rimarca Conca – numerose aree all’interno del parco sono state inspiegabilmente escluse dalla tutela, nonostante avessi cercato, durante il dibattito nella massima Assise regionale, di ripristinare lo stesso originario schema di legge approvato dalla stessa Giunta Emiliano il 25 febbraio 2020. In quell’occasione avevo presentato emendamenti cosiddetti “riparatori” sistematicamente bocciati dai miei colleghi di maggioranza e opposizione, compresi i Consiglieri del M5S. Unico conforto il voto di astensione dell’esperto assessore Giovanni Giannini. Non solo: uno degli ultimi emendamenti, presentato proprio nel giorno di votazione della legge, ha consentito addirittura l’inserimento di un piano casa nel parco”.

“Gli ambientalisti sono sempre stati attenti a proteggere l’area. Come quando denunciarono il picconamento e tentativo di demolizione di alcuni pagliari situati nell’area di cantiere del Resort di lusso posto a oggi sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Bari e il recente incendio divampato in più punti sempre nell’area protetta del parco di costa Ripagnola. Con una legge così scritta però si autorizza a compiere uno scempio edilizio senza precedenti in una zona di inestimabile bellezza naturalistica”.

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