CONCA: “EMILIANO INSISTE PER IL VOTO A LUGLIO, DOPO AVER DISASTRATO LA SANITÀ REGIONALE DICE DI ESSERE PREOCCUPATO PER LA SALUTE DEI PUGLIESI”

Emiliano, al pari dei suoi colleghi Presidenti uscenti, insiste per andare a votare a luglio, al massimo ci concederebbe il 6 settembre, perché, dice il magnanimo, è preoccupato della nostra salute e della legittimità costituzionale.

Avete capito bene, lo dice proprio lui che ha sprecato soldi con le gare centralizzate, e in mille altri rivoli, ed ha disastrato la sanità pubblica allungando le liste d’attesa e desertificando il territorio.

Sentirlo mi provoca i conati di vomito, è davvero indecente e sfacciato. Vuole andare a votare per il nostro bene e perché non vuole assumere decisioni illegittime e incostituzionali, che tenerone.

Proprio lui, l’uomo delle clientele per antonomasia, l’uomo con il record delle leggi impugnate dal governo centrale, l’uomo con più cadute del numero legale in aula, l’uomo che ha trattenuto più deleghe assessorili senza occuparsene, il presidente più presente nei salotti televisivi che nelle sedi istituzionali.

Un vero Feudatario, più che Governatore, con una foltissima schiera di vassalli, valvassori e valvassini. Della serie, io ti dò l’incarico, con relativo prestigio e aumento stipendiale, e tu assecondi i miei desiderata e ti candidi in una delle mie liste per farmi votare.

Basterebbe incrociare i dati passati, presenti e futuri per verificarlo, ma su queste cose la Procura non interviene. Dove stanno i valenti magistrati, al netto degli arrestati?

Purtroppo, la stragrande maggioranza dei problemi sono causati dall’incapacità della politica o non vengono volutamente risolti per spacciare diritti come favori in cambio di mercimoni elettorali.

È un cane che si morde la coda, la malapolitica è come un cancro, si nutre del disinteresse e dello scoramento della gente aumentando le metastasi e le distorsioni del sistema nella pubblica amministrazione.

È scientifico, meno gente va a votare più il sodalizio regge, se solo la gente lo comprendesse. Nel 2015, esattamente come oggi, Emiliano divenne presidente grazie al voto di 900 mila pugliesi.

Sapete quanti furono i cittadini che non si recarono alle urne? Il doppio, il 50%, 1.7 milioni di elettori. Peccato che, quando c’è da lamentarsi, si raggiungono percentuali bulgare, ma vi sembra normale? A mio parere chi non va a votare non dovrebbe avere neanche il diritto di lamentarsi.

La rassegnazione profuma di morte ed è la forza di tale modus operandi, non bisogna mai stancarsi di credere in una società più giusta e solidale. Si sbaglierà ancora nello scegliere il candidato?

Può succedere, ma non per questo ci si può ritirare sull’aventino e stancarsi di recarsi alle urne. La politica, comunque, regolerà le nostre vite.

La politica è lo specchio della cittadinanza, ma se quelli animati da sani principi non si assumono la loro parte di responsabilità, diventano inconsapevolmente complici e concausa di cotanto sfacelo.

La colpa è sempre condivisa, non dimentichiamolo mai!

Mario Conca

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