BARI, OSPEDALE DI VENERE, POLICLINICO E SS ANNUNZIATA: “NON SI METTA A RISCHIO LA SALUTE DI OPERATORI SANITARI E PAZIENTI”

Quanto accaduto all’ospedale Di Venere e al Policlinico, riguardo a partorienti risultate positive al coronavirus, fanno scattare un campanello d’allarme su un aspetto fondamentale per la vita di un ospedale in questa delicata fase della nostra epoca: l’approvvigionamento dei tamponi rapidi per il controllo dei pazienti prima che essi siano ricoverati nelle strutture. È doveroso porre l’accento sulla grave carenza di test rapidi per il coronavirus: Gli attuali protocolli di prevenzione contro il coronavirus prevedono che un paziente, prima di essere ricoverato in una struttura ospedaliera, debba essere prima sottoposto a tampone rapido. Questi test, ad oggi ma a quanto pare anche nei prossimi mesi, potrebbero non essere disponibili per tutto il flusso di pazienti che avranno necessità e indicazioni di ricovero.

Di fronte a quanto accaduto a Bari, ma anche alla UTIN di Taranto, appare evidente che i vertici regionali e sanitari abbiano il dovere di porre la dovuta attenzione: C’è qualcosa di grossolano e di imprudente nella catena Asl-ospedali-Regione Puglia. Carenze di questo tipo mettono a rischio la salute sia degli operatori sanitari che dei pazienti, i quali ripongono, ignari, massima fiducia nel sistema sanitario regionale. In questa ennesima situazione a rischio dov’è finito Pier Luigi Lopalco? Il nostro coordinatore scientifico della task force della Regione Puglia per l’emergenza Covid 19 è già in campagna elettorale oppure si sta occupando della nostra incolumità? Si chiede perciò che le Direzioni Generali della aziende sanitarie locali e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano non trascurino questo importante aspetto e distribuiscano immediatamente a tutti gli ospedali gli strumenti necessari affinché non si verifichino situazioni di disagio per personale sanitario e pazienti. Se si blocca l’operatività dei nosocomi si attenta alla vita umana!!

x

Check Also

LA MIA INTERVISTA A CANALE 2

Ad un anno dall’inizio di questa emergenza sanitaria stiamo peggio di prima, facciamo il punto ...