Appalto unico per la ristorazione ospedaliera. Conca (M5S): “Sul sistema cook and chill Montanaro smentisce Emiliano”

 

Appalto unico per la ristorazione ospedaliera. Conca (M5S): “Sul sistema cook and chill Montanaro smentisce Emiliano”

 

Il commissario straordinario della Asl di Bari Vito Montanaro ha smentito l’Assessore alla Sanità Emiliano in merito al bando di gara per il servizio di ristorazione ospedaliera nelle ASL pugliesi. Ora ci chiediamo: a chi devono credere i 4 milioni di potenziali utenti della sanità pugliese?  Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca a margine delle audizioni in II Commissione Consiliare del Commissario straordinario della ASL di Bari Vito Montanaro e del neodirettore generale di InnovaPuglia Alessandro Di Bello sul bando per la gara d’appalto unica per il servizio di ristorazione ospedaliera nelle ASL pugliesi, di cui a breve è prevista la pubblicazione.

Montanaroincalza Conca ha escluso l’esistenza nel capitolato del bando del metodo Cook and Chill per la preparazione dei pasti ma non ha escluso l’eventuale adozione di un sistema diverso dal Fresco Caldo al variare del numero dei centri cottura presenti sul territorio regionale. Una notizia rassicurante se il Presidente/Assessore Emiliano non avesse detto l’esatto contrario in aula solo un mese fa, spiegando come l’adozione del metodo cook and chill fosse necessaria sempre e comunque, sia che si cucinasse in reparto che a distanza di chilometri. Il forte dubbiocontinua il pentastellato nonostante le rassicurazioni di Montanaro, è che con la riduzione degli attuali centri cottura attivi da 19 a 12 sarà necessario comunque adottare il sistema di refrigerazione, nonostante non sia esplicitamente scritto nel bando, in considerazione del tempo di percorrenza tra il centro in cui viene preparato il pasto e gli ospedali in cui viene servito. Per questo ho chiesto se fosse stata fatta una mappatura dei centri cottura divisi per le sei Province pugliesi sulla base degli ospedali che dovrebbero servire, ma alla mia domanda non è stata data alcuna risposta, adducendo come motivazione la riservatezze delle procedure propedeutiche alla gara da 320 milioni di euro. Pertanto ritengo che nella Provincia di Bari, ad esempio – prosegue – gli unici centri cottura che il bando prevederà saranno quelli situati nella città di Bari. È presto detto che gli ospedali del Sud barese, quelli di Monopoli e Putignano, e del Nord barese, l’Ospedale della Murgia, continueranno a ricevere pasti che sforeranno i tempi massimi stabiliti per il sistema del Caldo-Freddo e si dovranno accontentare del Cotto e Refrigerato. Perché non inserire Monte Laureto per il sud e non allestire una cucina negli ampi spazi presenti nell’ospedale della Murgia per la zona nord-occidentale della provincia? Quante volte dobbiamo ribadire che la giornata alimentare è parte integrante della terapia? Altro punto su cui occorre fare chiarezza è quello che riguarda il futuro dei 1.400 lavoratori attualmente impiegati nelle cucine ospedaliere, per cui non basta la clausola sociale che non è un obbligo ma una facoltà per l’imprenditore. Emiliano non può continuare a sottrarsi al confronto in commissione e con i lavoratori ma deve fare chiarezza prima della pubblicazione del bando. Ancora una volta la sensazione – conclude Conca – è che per quello che riguarda la sanità il caos regni sovrano e alla trasparenza si preferisca l’opacità”.

 

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