Agenzia rete emergenza-urgenza. Conca a Marmo: “Necessario un coordinamento centralizzato”

 

“Una centrale unica di coordinamento è necessaria per garantire l’omogeneità nell’erogazione dei servizi dell’emergenza – urgenza e per assicurare tutele lavorative, l’emergenza in mare, l’elisoccorso e un trasporto bariatrico oggi inesistenti”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca in merito alle dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Nino Marmo sulla nuova agenzia per l’emergenza – urgenza.

Marmo si chiede dove andranno a finire i volontaricontinua Concavorrei informarlo che purtroppo i volontari sono di fatto lavoratori in nero senza nessuna tutela assicurativa e contributiva. Allo stato attuale abbiamo un centinaio di postazioni del 118 gestite da una quarantina di associazioni private, onlus sulla carta, ma nella maggior parte dei casi associazioni a scopo di lucro. Una situazione per cui abbiamo sporto denunce continua il pentastellato alla Procura della Repubblica, all’ispettorato del lavoro, in Consiglio regionale e alla stampa. Non si possono definire volontari persone che fanno turni anche da 24 ore, compresi notturni e festivi, non maturando una pensione e per giunta sottopagati. La dimostrazione della bontà dell’agenzia unica è che la totalità dei lavoratori è d’accordo. A proclamarsi contrari – prosegue – sono solo alcuni direttori di centrale perché temono una riduzione dello stipendio, i presidenti delle associazioni che tremano all’idea di perdere 36 milioni di euro e il sindacato dei medici del 118 probabilmente per il timore di perdere iscritti. Le associazioni di volontariato vanno definitivamente superate, non possiamo più permettere che continuino a sfruttare la manodopera dei loro dipendenti, non garantendo neanche il pagamento puntuale degli stipendi, come denunciato dai lavoratori in sciopero della fame a Mattinata in questi giorni. Invito il  consigliere Marmo – conclude Conca –  a farsi  un giro nelle attuali centrali operative e nelle postazioni per rendersi conto di persona di quanto sia necessario un riordino della rete”.

P.S. LA ASL BAT, D’ORA INNANZI, PUBBLICHERÀ TUTTE LE DETERMINE E LE DISPOSIZIONI DI PAGAMENTO ALLE ASSOCIAZIONI ??

https://www.marioconca.it/asl-bt-conca-al-dg-delle-donne-pubblicare-le-determine-di-pagamento-alle-associazioni-di-volontariato-che-gestiscono-il-118/

 

 

Ho dovuto replicare al consigliere Marmo che è andato fuori tema e si è stizzito. Qui il suo comunicato:

http://www.consiglio.puglia.it/dettaglio/contenuto/61067/118–Marmo-a-Conca—Se-si-ignora-il-sistema-e-meglio-tacere-per-evitare-brutte-figure-

 

“Mi spiace che il consigliere Marmo abbia sprecato il suo prezioso tempo nel citarmi norme che già conosco, ma non leggo alcuna smentita in merito a quanto gli avevo rappresentato, ovvero il finto volontariato delle associazioni che gestiscono le postazioni del 118, che in realtà è a tutti gli effetti lavoro nero. Lo ripeto, serve un coordinamento regionale, che nulla c’entra con la centrale unica e l’agenzia unica, per garantire l’omogeneità dei servizi della rete dell’emergenza – urgenza che oggi non c’è”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca rispondendo al capogruppo di Forza Italia Nino Marmo. 
“Bisogna al più presto dare seguito alla mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale – continua il pentastellato – che istituisce la centrale interforze con un numero unico per le emergenze (il 112) come esiste all’estero, che di certo non andrebbe gestita come fatto nelle sperimentazioni avvenute in alcune regioni italiane, con il doppio passaggio dai carabinieri. È chiaro che l’attesa si allunga di 40 secondi se raddoppiano i Call Center. È evidente che il consigliere Marmo non ha approfondito il tema, ma quando vuole approfondire sa dove trovarmi. Oggi le 5 centrali pugliesi per inviare pazienti in nosocomi di altre Asl devono chiamare l’altra centrale oppure direttamente l’ospedale, quando convenzionati come la Mater Dei, per conoscere l’attesa al triage a causa dell’attuale sistema fatto da centrali operative e associazioni slegate tra loro. Non si può continuare in questo modo. Le associazioni – prosegue Conca – vanno lasciate solo per la gestione del trasporto secondario e non per quella dell’emergenza urgenza: è inaccettabile che i fondi pubblici vadano a finte onlus, che in realtà tengono sotto scacco gli autisti soccorritori che non denunciano per paura dei licenziamenti. In questo modo si continua solo ad alimentare il lavoro senza tutele e a pagare volontari che a causa di turni massacranti mettono a rischio la loro incolumità e quella dei pazienti. Vorrà scusarmi il collega Marmo se gli rispondo solo ora – conclude – ma sono da due giorni al forum del Mediterraneo sulla Salute per aggiornarmi e confrontarmi con gli attori principali della sanità pugliese, onde evitare di utilizzare il copia incolla come ha fatto lui nel rispondermi andando fuori traccia”. 

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