AQP – CONCA: “EMILIANO, PERCHE’ MI QUERELI PER COSE CHE SUCCEDONO REALMENTE E REGOLARMENTE?”

Acquedotto Pugliese, in questa fase di emergenza, ha pensato bene di procedere ad una profonda riorganizzazione aziendale di cui non si comprende la necessità se non quella di distribuire incarichi e poltrone senza alcuna logica meritocratica.

Si assiste così, senza la benché minima procedura comparativa e, sembrerebbe, senza l’avvallo degli organi di vertice e del socio unico Regione Puglia, alla creazione di due posizioni di vertice di coordinamento equiparabili, di fatto, a due direttori generali salomonicamente ripartiti tra funzioni tecniche e di staff.
E così, allo stesso modo, per altre posizioni di responsabilità tra cui spicca quella della Direzione Legale assegnata senza alcuna selezione ad un interno dopo che, non più tardi di tre anni fa, l’azienda aveva dichiarato che non vi erano figure professionali al suo interno idonee a ricoprire quel ruolo, tant’è che era stata avviata, con il supporto di una società specializzata retribuita con i soldi dei cittadini pugliesi, una procedura di reclutamento esterna (aperta anche agli interni) dove l’attuale responsabile non era risultato neppure idoneo.
Ma c’è di più: nella stessa procedura di selezione è giunta seconda in graduatoria e, quindi, idonea a ricoprire il ruolo, un avvocato interno che non mi risulta neppure essere inserita nell’area legale.
Attendo di conoscere dal dottor Emiliano, nella veste di Presidente della Regione Puglia proprietaria delle azioni di Acquedotto Pugliese, se è a conoscenza di tali iniziative inopportune e dannose per la comunità oppure se intende nuovamente querelarmi, come ha fatto a fine febbraio 2020, perché ebbi l’ardire di dire che la gestione di Aqp era immeritocrarica, privatistica e clientelare. Corsi e ricorsi storici!
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