CAMBIARE LA COSTITUZIONE PER VELOCIZZARE L’ITER DI APPROVAZIONE DELLE LEGGI? VI SPIEGO PERCHE’ NON E’ COSI’.

Dicono che vogliono cambiare la Costituzione perché devono velocizzare l’iter legislativo, visto che, dicono sempre loro, questo ping pong ritarda l’approvazione delle leggi.

Peccato che su 391 provvedimenti della scorsa legislatura, l’80% ha fatto un solo passaggio per Camera, il 16% ne ha fatti tre, il 3% ne ha fatti 4 e solo l’1%, tre leggi, ne ha fatti più di quattro.

Ove quanto sopra non bastasse, qualcuno può ricordargli che quando si è trattato di legiferare per blindare i loro privilegi, come nel caso della legge Boccadutri che regolamenta i rimborsi elettorali pubblici e privati, hanno fatto il passaggio alla Camera e al Senato in un solo giorno?

Qualcuno può ricordargli che la legge Fornero, quella che ha gettato nello sconforto più totale gli esodati, troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per andare in pensione, la stessa norma che sta costringendo centinaia di migliaia di lavoratori a stringere i denti per altri 5/6/7 anni prima di andare in pensione, è stata approvata in 19 giorni?

Qualcuno potrebbe ricordargli che il Lodo Alfano, quello che servì a scudare le alte cariche dello Stato dai processi penali pendenti, è stato approvato in 21 giorni?

Non lasciatevi ingannare, se in Italia abbiamo troppe leggi è solo perché ne promulghiamo tante e velocemente.

Il problema in Italia non è il numero ma la velocità di approvazione delle leggi, la qualità delle leggi, visto che dopo poche settimane le cambiano o vogliono cambiarle come nel caso dell’Italicum. Ci avessero pensato qualche giorno in più…

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